Il nostro consulente previdenziale, dr. Giuliano Coan, ci informa sulle novità ai fini pensionistici inseriti nella finanziaria.
Quota 103 (62 anni e 41 anni di contributi) requisiti maturati entro il 31.12.2024.
La pensione è calcolata con il sistema contributivo, non più con il misto (valido sino allo scorso anno); fino a 67 anni l'importo massimo della pensione così determinata non potrà eccedere il valore pari a quattro volte il trattamento minimo Inps (2.394€ lordi al mese), sino allo scorso anno il limite era cinque volte il trattamento minimo Inps (cioè 2.839€ al mese); la prestazione decorre decorsi sette mesi (erano tre lo scorso anno) dalla maturazione dei requisiti per i lavoratori del settore privato e nove mesi (erano sei lo scorso anno) per i lavoratori dipendenti del pubblico impiego.
Opzione Donna
Potranno accedervi le lavoratrici con 61 anni (un anno in più rispetto allo scorso anno) e 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2023 ma solo se rientrano in tre specifici profili di tutela:
- caregivers;
- in possesso di un’invalidità civile almeno al 74%;
- sono lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese in crisi di cui all'articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296.
È previsto uno sconto di un anno sul requisito anagrafico per ogni figlio entro un massimo di due anni. Per le lavoratrici di cui al profilo c) il requisito anagrafico è fissato, invece, a 59 anni a prescindere dal numero dei figli.
Per le lavoratrici del settore scolastico interessate dalla proroga, si riaprono sino al 28 febbraio 2024 i termini per la presentazione delle domande di cessazione dal servizio con decorrenza della pensione dal 1° settembre 2024.
È utile ricordare che chi ha maturato i requisiti con le vecchie regole, vale a dire 58 anni e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021 il diritto a pensione è stato acquisito a prescindere dal rispetto dei nuovi criteri e pertanto può andare in quiescenza quando ritiene opportuno.
Trattamento di Vecchiaia e Anticipato
Nulla è cambiato invece per il conseguimento della pensione anticipata, occorrono sempre 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini (2227 settimane) e 41 anni e 10 mesi di contributi le donne (2175 settimane) a prescindere dall'età anagrafica. La prestazione in parola è soggetta a un meccanismo di differimento della decorrenza del primo rateo pari a 3 mesi dalla maturazione dei requisiti pensionistici (sia per il settore privato che per i lavoratori del settore pubblico). Per il pensionamento di vecchiaia occorrono invece 67 anni unitamente ad almeno 20 anni di contribuzione.