Ogni lavoratore ha una storia di lavoro individuale il più delle volte variegata e complessa e come tale deve provvedere in tempo reale al fine di monitorare disciplinare e unificare ove possibile la relativa posizione contributiva quale elemento essenziale e fondamentale per determinare alla fine dell’attività lavorativa il trattamento pensionistico e previdenziale.
E solo il lavoratore conosce la propria realtà lavorativa ed è quindi il primo consapevole responsabile della stessa.
A seguito poi del decentramento delle competenze, della soppressione del sistema cartaceo e dell’attivazione della nuova procedura informatica e per altre molteplici ragioni, si riscontrano imprecisioni e inesattezze, che contribuiscono a far emergere un’altissima percentuale di errore nella gestione delle stesse pratiche, sul diritto e sul calcolo della pensione.
Il conto assicurativo, per la maggior parte dei casi è incompleto e approssimativo.
Che cosa deve fare il lavoratore per tutelarsi.
Controllare accuratamente l’estratto assicurativo e qualora siano periodi e contributi mancanti o retribuzioni errate, l’interessato dovrà agire senza indugio e sempre on-line, attivando la RVPA- richiesta di variazione e integrazione della posizione assicurativa segnalando tutte le inesattezze riscontrate.
Accedere al sito INPS
Utilizzare le proprie credenziali (codice fiscale - SPID), quindi “Area prestazioni e servizi/Fascicolo previdenziale del cittadino/Posizione assicurativa/Estratto conto”. L’interessato dovrà attivare la richiesta di VARIAZIONE e INTEGRAZIONE della posizione ASSICURATIVA, al fine di inserire i periodi mancanti ed evitare il rischio di perderli per sempre. E’ necessario utilizzare la funzionalità “richieste di variazione alla posizione assicurativa – RVPA”. Il dipendente in possesso dello Spid può telefonare al numero 803164 (Contact center multicanale INPS).