L'incendio delle aule del Liceo Gullace di Roma è l'ennesima conferma della pericolosità rappresentata dalle occupazioni delle scuole, trito, stanco rito particolarmente romano.
Da anni affermiamo che interrompere un servizio pubblico come la scuola, occupare e devastare i locali, le attrezzature, gli impianti significa ledere il diritto allo studio della gran parte degli studenti: ricordiamo che le occupazioni avvengono su impulso di esigue minoranze interne ed esterne alle scuole e non coinvolgono il corpo vivo delle scuole, cioè la maggioranza degli studenti.
Inoltre negli ultimi anni, nella sola città di Roma, la quantificazione dei danni apportati agli istituti scolastici supera diverse centinaia di euro, tutto puntualmente e purtroppo a carico della comunità cittadina.
Da anni, come ANPO, chiediamo che le forze dell'ordine intervengano con lo scopo di identificare gli occupanti, al solo fine di poter "presentare il conto" degli eventuali danni a chi li ha procurati.
Respingiamo la inaccettabile giustificazione, da alcuni spesso presentata, che attribuisce i danni ad "esterni" non meglio identificati.
Quando si determina una situazione di diffusa illegalità, si causano le condizioni per cui diviene impossibile capire, tantomeno giustificare, "chi ha fatto cosa".
Esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie degli studenti, agli studenti, ai docenti, al dirigente ed a tutto il personale del Liceo Gullace.
Cristina Costarelli
ANP Lazio,
Mario Rusconi
ANP Roma