ANP Lazio ha partecipato, il 13 settembre, all’ incontro tra la Regione Lazio e le parti sindacali per l’avvio dell’iter che porterà all’approvazione del piano di dimensionamento della rete scolastica del Lazio.
Rappresentavano la regione Giuseppe Schiboni, assessore con delega a Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca e Merito, Fabio Martellucci, Capo di gabinetto e Agnese D’Alessio Dirigente del settore scuola.
In apertura dei lavori, dopo i saluti di rito, l’assessore ha invitato tutti a far pervenire al tavolo tecnico le istanze provenienti dal territorio e dalle province per arrivare a un piano rispondente alle necessità degli alunni e rispettoso del disposto normativo che quest’anno presenta sostanziali novità. Com’è noto, le recenti novità introdotte dal governo in sede di bilancio impongono alla regione Lazio di razionalizzare la rete scolastica accorpando 37 istituzioni scolastiche nel 2024-25, per arrivare a 53 nel triennio 2024-2027.
L’incontro ha dunque lo scopo di capire come e quando intervenire e soprattutto si chiedono proposte sui criteri in base ai quali con cui agire. AnpLazio ha chiesto di distribuire in modo più omogeneo nel triennio la riduzione delle istituzioni, diminuendo il numero di 37 previste da subito, così da avere maggior tempo per definire una configurazione il più possibile rispondente alle esigenze dei territori.
ANP Lazio ha ricordato che siamo in ritardo rispetto agli anni precedenti, consapevoli comunque che ciò è dipeso in larga misura dal ritardo con cui è stato emanato il decreto ministeriale sugli organici dei dirigenti scolastici ma occorre fare presto perché da gennaio iniziano le iscrizioni e le famiglie devono prima conoscere l’offerta formativa e le scuole presenti sui territori.
ANP Lazio ha proposto di indentificare le istituzioni scolastiche su cui intervenire sulla base di elenchi con parametri numerici che tengano conto sia numero degli alunni della scuola oggetto di dimensionamento che del numero di alunni della scuola di nuova istituzione per evitare di creare istituto con popolazione scolastica eccessiva. Fatta salva l’attenzione speciale da rivolgere alle scuole dei comuni montanti o isolani, gli elenchi dovrebbero essere predisposti su base provinciale prestando grande attenzione alle realtà locali perché non si può agire nelle province come nel territorio di Roma metropolitana.
A conclusione dei lavori, l’assessore ha chiarito che il Lazio non si è costituito in giudizio presso la Corte costituzionale contro le nuove norme sul dimensionamento e comunque non si può attendere la pronuncia della Corte che potrebbe impiegare mesi o anni a intervenire.
Alla luce dei dati indicati ANP Lazio osserva che la l’accorpamento/riconfigurazione di 37 istituzioni autonome per l’a.s. 2024- 25 andrà ad intervenire soprattutto sulle scuole sottodimensionate, che nel Lazio sono 44, ricordando che le scuole con meno di 600/400 alunni non possono essere sede di titolarità di DS: non si tratta quindi di considerare 37 DS in meno, ma al contrario - se rimanesse ferma la quota di 37 - di stabilizzare 7 istituzioni. La riduzione ulteriore nel triennio andrà a compensare il fisiologico calo demografico già
ampiamente avvertito negli ultimi anni, con la certezza che comunque il numero di istituzioni resterà fissato e non potrà scendere sotto il minimo definito.