Il giorno 9 dicembre 2022 la delegazione ANP Lazio ha partecipato ad un incontro di contrattazione integrativa regionale durante la quale l’Amministrazione ha presentato l’ipotesi CIR 2020-2021.
In apertura di riunione, il DG Pinneri riferisce che l’UCB, nonostante i tentativi effettuati dalla Direzione Generale per arrivare alla certificazione del CIR 2020/2021 senza la riduzione della posizione parte variabile, ha negato la certificazione dei contratti che introducono nella ripartizione del fondo regionale deroghe rispetto alle percentuali 85 % (per retribuzione di posizione fissa, posizione variabile e reggenze) e 15 % (per retribuzione di risultato).
Pertanto nella nuova proposta di CIR, il DG, per rispettare il vincolo dell’85% del fondo per la determinazione della retribuzione di posizione di parte fissa, variabile e per la remunerazione delle reggenze, e considerata l’ultra-attività che è stata data al contratto collettivo nazionale relativo all’anno 2016/2017, propone la riduzione della posizione parte variabile solo per il 2020/2021, per cui la retribuzione di posizione parte variabile risulta pari al 93% previsto dal predetto contratto. Rappresenta inoltre che l’aumento della quota di risultato andrebbe ad ammortizzare questa riduzione con il meccanismo della compensazione che permette di evitare in ogni caso restituzioni.
In considerazione della previsione della riduzione della parte variabile della retribuzione di posizione, ANP propone, prima di valutare se sottoscrivere il CIR 2020/2021, di verificare le previsioni relative al CIR 2021/2022: l’amministrazione accoglie tale proposta e si impegna a far pervenire alle parti sindacali l’ipotesi CIR 2021/22 il prima possibile.
ANP Lazio fa anche presente che permane un disallineamento nei pagamenti dei CIR già firmati nelle diverse provincie e che ancora non è pervenuto riscontro ai reclami presentati per l’A.S. 2018/2019 sull’attribuzione delle fasce. Rileva, inoltre, la scarsa trasparenza dei cedolini rispetto agli arretrati per cui chiede alla Direzione Generale di farsi portavoce presso l’RTS.
In merito alle ultime richieste, il DG spiega che né Direzione Generale né RTS possono intervenire sulla modifica dei cedolini predisposti dal sistema NOIPA. L’RTS è stata sollecitata più volte al pagamento dei CIR ma si trova in una situazione di difficoltà cui sta cercando di far fronte. Il DG si è impegnato, comunque, a chiarire con una nota gli effetti dell’esecuzione di ogni nuovo CIR in riferimento agli effettivi conguagli.
Rispetto all’analisi dei reclami sulle fasce del 2018 l’amministrazione risponde che prenderà in carico il prima possibili tali richieste per cercare di dare riscontro ad inizio del 2023.
ANP Lazio continuerà a seguire con attenzione i successivi passaggi per la definizione dei CIR e a tenere tempestivamente informati tutti i soci.